mercoledì 4 gennaio 2017

Meet the Characters - Axel

Seconda puntata di introduzione ai nuovi personaggi de "Il Richiamo del Crepuscolo".
Stavolta è il turno di un tizio irsuto quanto bizzarro (ma ricco di insospettabili risorse)...
Axel da Paest.

.....


Un gorgoglio sommesso li introdusse alla vista di una morbida depressione. Scavalcarono un pendio orlato di pruni e penetrarono l’anello di conifere che cingeva una polla alimentata da una vena d’acqua sorgiva. Un cerbiatto vi si abbeverava solitario. Raddrizzò il collo nell’udirli arrivare; li scrutò con gli occhi obliqui, l’acqua che gli sgocciolava dal muso. Loro percorsero ancora qualche metro e la bestia decise che quegli intrusi avevano un aspetto troppo minaccioso per arrischiarsi a restare: zampettò via sollevando uno spruzzo tra i ciottoli del greto.

– Axel! – gridò Mutio accostando le mani alla bocca.

Qualcosa si mosse tra le ninfee che galleggiavano nel punto in cui la sorgente sotterranea affiorava gorgheggiando. Una figura immersa tanto da nascondersi quasi alla vista, si voltò nella loro direzione. Eseguì un paio di pigre bracciate, prima di decidersi a emergere fino alla vita e colmare con passo ondeggiante la distanza che la separava dalla riva. Era completamente nuda, il corpo macilento ricoperto da un’abbondanza di peli bruni inzuppati d’acqua. Raccolse uno straccio gettato sulla sponda e lo usò per asciugarsi il petto e le spalle scheletriche. Infine si frizionò con impeto la criniera incolta e il malloppo ingarbugliato della barba castana. Una foglia carnosa e rosata sopravvisse al trattamento, impigliata con tenacia a una ciocca sulla fronte: la pizzicò via con cura, la esaminò con rapito interesse e poi la gettò nell’acqua dietro di sé.

– Buongiorno Axel, perdonaci per aver interrotto il tuo bagno.

L’uomo fece spallucce. – Salve. – bofonchiò mentre si grattava con noncuranza in mezzo alle gambe nude e pelose. Thorval represse una smorfia di repulsione e quello per tutta risposta gli tese la mano con cui aveva raspato e gli elargì un sorriso sdentato.

Per timore di offendere in qualche modo Mutio, Thorval si costrinse ad accettare la stretta con scarso entusiasmo. – Il mio nome è Thorval e vengo dal Nord.

– Axel! – ribadì quello con trasporto. Le sue unghie lunghe e trascurate si conficcarono come tagliole nella mano destra del mercenario.

– Dove si trovano gli altri? – gli domandò Mutio con allegria. – La tua Maestra e quella zucca impagliata del tuo compare?


Axel srotolò lo straccio con cui s’era asciugato e lo indossò a mo’ di tunica. Recuperò dalla riva un cordino con cui stringerselo ai fianchi e s’infilò un paio di sandali sdruciti. – Celebrano la liturgia del meriggio. Vi ci porto.



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