sabato 12 gennaio 2019

L'Amore, della carne e del cuore...

"Il ciglio della strada era occupato da una puttana seduta su un barile. Aprì mollemente le gambe al loro passaggio, fece scivolare una mano tra le cosce e spinse in avanti il bacino in un gesto sconcio. Proseguirono oltre lei e la collega che più avanti era al lavoro con un cliente. Consumavano sui gradini di una casa un amplesso condito di mugolii liquidi, quasi stessero annegando nella propria lussuria. Li ignorarono e tanto ricevettero in cambio. A metà della via, una terza prostituta seminuda mormorava fra sé inginocchiata davanti a una finestra. Fu spaventata dal loro arrivo. Si tirò su la gonna a brandelli e zoppicò via sui piedi nudi.

– In questo villaggio ci sono più sgualdrine che pane. – bofonchiò Rollo fermandosi a studiare la finestra. – Speriamo di non essere costretti a mangiarcene una.

La finestra era stata riadattata a mo’ di nicchia. Non aveva più anta. Al suo posto era stata inchiodata un’inferriata, a protezione di un idolo scolpito nel legno. Riproduceva in modo vago tuttavia proporzionato una figura di donna con le gambe divaricate e le braccia incrociate sui seni prosperosi. Una spennellata rossa le evidenziava la fronte, le mammelle e la zona del pube. Moccoli di sego ed escrementi di ratto la corteggiavano sul davanzale.

– Che roba è? – Rollo provò a sfiorare il simulacro di donna attraverso la grata ma il suo dito ricoperto dal guanto era troppo grosso per passarci attraverso. – Uno dei vostri idoli?

– In Altea si venera una pletora di spiriti minori in aggiunta alla cerchia delle divinità principali. – la voce di Mutio era impregnata di una misura tangibile di nostalgia. – Tanti piccoli numi per tanti piccoli aspetti della vita. Gli Alteani sono abituati a invocarli con preghiere e sacrifici, per ottenere una benedizione su questa o quella faccenda.

– E questa qui? – gli domandò Mikael affacciandosi anch’egli sulla nicchia.

– Questa è molto popolare fra quelle che vendono il piacere. Non la vedevo da anni. Ha molti nomi, ma il senso è lo stesso. – Mutio ebbe un sorriso triste. – Personifica l’Amore, della carne e del cuore." 



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